Tanti ciottoli quante sono i mesi, gli anni, i secoli trascorsi – e le vite, le storie che hanno visto e camminato nella Bessa.
La pietra e il sito di origine glaciale sono rappresentati dalle note minerali, ‘’rocciose’’ e pungenti delle ambre secche e dei muschi.
I rami e gli alberi della riserva si spogliano della loro ricchezza durante l’inverno, lasciando spazio alle note legnose secche e terrose.
Pietre miliari di un luogo unico, simbolo di solidità e resilienza – come queste note che, con vigore, costruiscono la struttura e la persistenza della fragranza.
Una dura spigolosità che viene attenuata dalla rotondità delle pietre, iconica e voluttuosa, raccontata dalle note dolci della vaniglia, dall’aspetto lattonico e carnoso del gelsomino e del fico, dall’eleganza della rosa.
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